Dopo un prolungato periodo di silenzio, il rinomato artista calabrese 'Ntoni Montano fa il suo ritorno sulla scena musicale con un nuovo singolo, a distanza di un anno dalla tragedia che ha scosso le coste calabresi di Steccato di Cutro. In quella terribile giornata, 94 vite furono tragicamente perse, tra donne, uomini e bambini, mentre decine rimasero dispersi.
Il brano intitolato "26/02/2023" narra dettagliatamente gli eventi presumibilmente accaduti in quella fatidica notte, descrivendo come le speranze di oltre 180 persone in fuga dalla Turchia siano naufragate tra le onde del mar Ionio, al largo delle coste calabresi.
Le sonorità rubadub del reggae, tipiche dello stile dell'artista, si mescolano con melodie tradizionali, creando una colonna sonora che si propone di essere il simbolo della lotta contro il "migranticidio" perpetrato dall'Italia e dall'Europa. Montano critica aspramente le leggi ingiuste e gli accordi internazionali inefficaci che, secondo lui, non hanno fatto abbastanza – o forse non hanno voluto fare abbastanza – per evitare la tragica morte di coloro che fuggono da conflitti e povertà.
Inoltre, l'artista ha lanciato una campagna di raccolta fondi a favore della RETE 26 FEBBRAIO. I fondi raccolti verranno impiegati per fornire sostegno economico e legale alle famiglie delle vittime, oltre a coprire le spese per il rimpatrio e una dignitosa sepoltura dei defunti.
L'iniziativa di Montano, oltre a rappresentare un'importante testimonianza artistica della tragedia, si propone anche di sensibilizzare l'opinione pubblica e di promuovere azioni concrete a sostegno delle vittime e delle loro famiglie.
